Se avete eseguito uno speed test della vostra connessione ad internet è possibile che abbiate notato che fra i parametri solitamente riportati oltre alla velocità e al ping, è riportato un parametro chiamato jitter. Di questo parametro però se sente poco parlare, e per molti potrebbe essere un termine oscuro.
Se siete qui per capire cos’è il jitter che viene indicato negli speed test, e in generale cosa significa questo termine, seguiteci e lo scopriremo insieme.
Che cos’è il jitter nelle reti?
Il jitter nei sistemi di rete è una misura della variazione statistica del tempo che impiegano i pacchetti trasmessi da un dispositivo ad un altro. Si tratta di un indice delle prestazioni di rete, che influenza particolarmente servizi in tempo reale in cui è richiesta una continuità nella trasmissione di dati come il VOIP e il gaming.
Per avere un’idea pratica possiamo pensare ad una serie di pacchetti che vengono spediti attraverso la rete dal dispositivo A al dispositivo B. Questi pacchetti faranno un percorso che potrebbe variare da un pacchetto all’altro. Facendo percorsi diversi, potrebbero impiegare anche tempi diversi ad arrivare a destinazione. Il jitter è una misura di quanto varia il tempo impiegato dai vari pacchetti. Più questo valore è basso e più significa che ci mettono un tempo sempre simile, più è alto e più ci saranno pacchetti che ci mettono di più e altri di meno.
Cavi di rete di bassa qualità potrebbero essere causa di jitter
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Qual’è la differenza tra jitter e ping?
Quando si parla di tempi di latenza si pensa subito al ping, ma in questo caso stiamo parlando di una cosa diversa, anche se questi due termini possono essere messi in relazione fra loro. Vediamo quindi qual’è la differenza tra ping e jitter:
Il ping è la latenza o tempo di risposta, ovvero il tempo che ci mette un pacchetto ad arrivare a destinazione e tornare indietro. Il jitter invece è la variazione del tempo di latenza da un pacchetto all’altro, quindi in pratica è la variazione del ping nel tempo.
Perché dovrebbe interessarmi il jitter?
Questo parametro è un indicatore della qualità della rete, se è alto potrebbe significare che il traffico sulla nostra rete è troppo alto, il che causa una congestione della rete che fa si che i pacchetti non riescano ad essere consegnati con regolarità. Ci sono però alcune applicazioni per cui è più importante ed altre per le quali potrebbe essere più trascurabile.
Se ad esempio utilizzate la connessione solamente per la navigazione o per scaricare file e documenti, potreste non accorgervi neanche del ritardo di ricezione di alcuni pacchetti, in quanto il vostro tipo di traffico di rete non richiede specificamente che i pacchetti arrivino regolarmente.
Vediamo invece quali sono le principali applicazioni in cui è importante avere un valore più basso possibile.
Il traffico video e vocale su internet (videochiamate e VOIP)
Se utilizzate la connessione per effettuare videochiamate o chiamate VOIP, sarà importante avere un jitter più basso possibile. Questi servizi infatti si basano sull’invio di pacchetti con una frequenza costante, e per un buon funzionamento la rete dovrebbe garantire che vengano consegnati con la stessa frequenza.
Se ad esempio stiamo facendo una chiamata VOIP, avremo bisogno di sentire i segnali audio senza interruzioni. Se però la nostra rete consegnerà uno o più pacchetti in ritardo rispetto agli altri avremo un’interruzione temporanea dell’audio. Probabilmente i pacchetti arrivati in ritardo non saranno più utilizzabili perché troppo vecchi, portando quindi fondamentalmente ad una perdita di pacchetti di dati importanti.
Un dispositivo VOIP di bassa qualità potrebbe essere causa di basse prestazioni
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Il gaming on-line in tempo reale
Immaginate di giocare su un server, e le vostre azioni non vengano sempre recepite nell’ordine in cui le avete fatte. Sicuramente non avrete un’esperienza di gioco positiva, e se i vostri avversari avranno una variazione della latenza minore saranno sicuramente avvantaggiati.
Nel gaming è quindi necessario non avere delle prestazioni di rete inferiori rispetto ai nostri avversari, il jitter di rete è uno degli indicatori, insieme ad un’alta velocità di ping, da tenere sotto controllo per non avere problemi.
Qual’è un valore del jitter accettabile?
Il valore del jitter dipende molto dalla latenza e dal traffico sulla rete nel momento in cui facciamo il test. Per questo è importante usare gli strumenti di test in diversi orari in modo da avere un’indicazione delle condizioni durante l’arco della giornata. Il valore del jitter dovrà essere più basso possibile, come vedete dallo screenshot qui sotto si può arrivare ad 1ms. Con valori oltre i 20-30ms potremmo iniziare ad avere problemi come perdita di pacchetti o una riduzione della velocità della connessione. Se valori così alti dovessero presentarsi spesso dovremmo indagare per capire se la causa è interna o esterna.
Come posso migliorare il jitter?
Se avete spesso dei valori troppo alti, dovete iniziare a capire come migliorare la situazione. La prima domanda da farsi è se questo valore sia causato dalla vostra rete o se la causa sia fuori dalla vostra casa (il vostro provider o un traffico troppo alto nella rete internet). La prima cosa da fare è sicuramente capire se la velocità della vostra connessione è adeguata all’uso che ne fate. Se avete molti dispositivi connessi che cercano di trasferire molti dati ma una connessione con poca banda è possibile che la congestione di rete causata da tutto il traffico che non riesce a transitare possa essere la causa del brutto jitter.
Il primo test da fare sarà quindi quello di cercare di disconnettere tutti i dispositivi che utilizzano la connessione e rifare il test. Se il risultato sarà buono significa che il problema è proprio l’elevato traffico locale, dovrete quindi ridurre il traffico oppure passare ad un contratto che vi dia più banda disponibile in modo da tornare a livelli di jitter accettabili.
Se avete una buona padronanza della rete e gli strumenti adatti una soluzione potrebbe essere quella di assegnare diverse priorità a diversi tipi di traffico, dando priorità maggiore ai servizi in tempo reale come videochiamate, VOIP, gaming o streaming. In questo modo il traffico che viene penalizzato maggiormente da un jitter alto avrà la precedenza nei momenti di maggiore congestione di rete e quindi ne risentirà meno.
Un router della serie mikrotik può gestire la priorità del traffico
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Un’altra soluzione ancora più tecnica e non sempre consigliabile è quella di implementare un buffer jitter sulla rete. Questo sistema memorizza i pacchetti in transito per un breve periodo di tempo e poi li invia a destinazione. Un buffer jitter cerca quindi di “fermare” i pacchetti in modo da poter rimettere in ordine gli eventuali pacchetti ritardatari e poi inviarli di nuovo nella giusta sequenza e ripristinare una velocità di invio costante. Con questa tecnica però andremo ad aumentare leggermente i valori di latenza visto che il buffer jitter li tratterrà ritardandone la consegna.
Conclusioni
Abbiamo visto quindi cos’è il jitter, perché è importante, qual’è la sua relazione con il ping, ed alcune soluzioni che possiamo provare ad adottare per ridurlo.
Se siete interessati a questo argomento potete consultare la nostra pagina dedicata al ping, un altro fondamentale indicatore delle prestazioni di rete.